La squadra della spedizione Akor si avvicina sempre più alla fine del loro monumentale viaggio. Ora prevedono che raggiungeranno il traguardo entro il 9 novembre.

La scorsa settimana hanno attraversato la linea di demarcazione che separa il vasto bacino artico da quello atlantico, dove si trovano dall’inizio della spedizione. Adesso, quando vedono l’acqua, non scorre più verso nord ma verso est! Questo è un passo molto simbolico per i nostri avventurieri.

È stato raggiunto un altro importante progresso; possono vedere gli Stati Uniti dall'altra parte dell'acqua quando vanno in bicicletta. In 178 giorni di sci, canoa e ciclismo, hanno finalmente raggiunto il confine americano. Sono più vicini che mai a considerare completa la loro missione!

Sono partiti di recente dalle vicinanze di Thunder Bay, dove hanno dormito a casa di un'amica della madre di Etienne: ringraziano di cuore Solange per la sua eccezionale accoglienza!

Dopo la visita alla statua dell'eroe canadese Terry Fox, situata alla periferia di Thunder Bay, sono rimasti per diversi giorni che si sono rivelati molto faticosi per i quadricipiti.

La strada lungo il Lago Superiore a volte era estremamente ripida. Nicolas ha ammesso che, francamente, a loro non piace molto pedalare su tutte quelle salite. Date le circostanze, non potevano percorrere 125 chilometri al giorno come fanno abitualmente: ne percorrevano invece 100, a volte un po' meno.

A parte le colline, anche il tempo non ha dato tregua alla squadra. Sta congelando! Il cielo ha nevicato sulle loro teste, mentre di notte la terra gela. Non si aspettavano che a volte la temperatura sarebbe scesa sotto lo zero, ma il morale rimane alto mentre si avvicinano così tanto al traguardo!

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